IDEA

LA STRIA ossia I STINQUAL DA L’AMUR è la “TRAGICOMEDIA NAZIONALE BARGAIOTA” un dramma scritto nei primi anni del 1870 da Giovanni Andrea Maurizio e pubblicata a Bergamo nel 1875. Una seconda edizione fu stampata a Samedan nel 1944, in parte riveduta e completata con una seconda Introduzione, due canzoni e alcuni termini nel Vocabolario. Nel 1917 fu integrata nel tomo XI della “Rätoromanische Chrestomatie” del dr. Caspar Decurtins con altri documenti, poesie, detti e traduzioni in “RUMANSZ D’BREGALIA”.

 

Alcuni brani dall’ Introduzione redatta dall’autore, 1875:

Mi sono proposto “… di comporre un piccolo dramma in dialetto bregalliotto, o piuttosto nei varii dialetti in cui lo stesso si suddivide, all’intento di offrire ai miei convalligiani un piacevole, ed (almeno nella mia intenzione) utile trattenimento.”

“… è particolarmente a voi, giovani miei concittadini, che intendo dedicare questo debole mio lavoro; onde eccitarvi a generosi proponimenti, richiamando alla vostra memoria le gesta de’ nostri antenati. Possiate emanciparvi dall’appannamento letargico, onde vengono imbrattandone le tendenze predominanti del nostro tempo! Possiate convincervi, che l’uomo è chiamato a una destinazione superiore a quella dei bruti! che le furberie, gli inganni, i soprusi, il lusso, l’orgoglio, le intemperanze, e tutto quanto non ha per iscopo supremo che l’appagamento dei sensi e delle appetenze materiali …”

“… un quadro dei costumi dei nostri antenati del secolo decimosesto … che concerne la nostra vallata, sia in rapporto politico che religioso; avendo appunto a quell’epoca avuto luogo la riforma della Chiesa; … il servizio militare all’estero, esercitato qual mestiere; la corruzione e venalità nelle elezioni a pubbliche cariche e in particolare a quelle nei paesi sudditi; le superstiziose credenze rapporto all’esistenza di esseri e forze sopranaturali.”

Ogni generazione ha poi dovuto trovare la sua possibile dimensione teatrale e già per la prima esibizione non si presentarono tutti i ruoli: in scena erano 44 adulti e 2 bambini. La rappresentazione del 1895 con 36 persone ancora più ridotta, senza le scene della Riforma, di Soglio e di Casaccia.  Negli anni “forti” della Bregaglia si sono perfino inventati nuovi personaggi: 122 in scena, 87 adulti e 8 bambini. Nel 1952 si arrivò a una cifra massima: 110 adulti e 7 bambini in scena per sei ore di teatro (di domenica, dall’una alle sette)! Da questa dimensione già nel 1979 si era ben lontani! Occupazione, studio e apprendistato fuori valle limitavano il potenziale esistente ancora soltanto 27 anni prima: infatti si raggiunse il possibile con 65 adulti e 7 bambini, integrando anche tutti quelli che desideravano recitare una parte. Ulteriori informazioni al riguardo, vedi  archivio.

 Per la prossima edizione desideriamo nuovamente lavorare – con tutti quelli che desiderano partecipare – in un modo o nell’altro. Speriamo di poter gestire anche scene con gruppi di Sopra e di Sottoporta con cori popolari del tempo in scena o come cori di accompagnamento in sala. Dipenderemo fortemente dalle possibilità che troveremo in valle e presenteremo un quadro della società della STRIA secondo le possibilità della società di Bregaglia di oggi.

 

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